Il treno che è deragliato stamattina in Lombardia (provocando il ferimento dell’unico passeggero a bordo) ha viaggiato per quasi 10 km dalla stazione di Paderno d’Adda (Lecco) a quella di Carnate (Monza e Brianza) senza personale di servizio a bordo: il macchinista e il capotreno erano scesi alla stazione di Paderno per concedersi una pausa, ma il treno si è poi messo in moto, sfruttando probabilmente una leggera pendenza in quel tratto. Viaggiando a bassa velocità, è arrivato alla stazione successiva, dove è stato deviato dai tecnici di Rfi su un binario morto, dove poi si è fermato. Macchinista e capotreno sono stati assistiti dall’Areu alla stazione di Paderno d’Adda dopo essersi provocati lievi ferite per cause ancora da accertare.
La Procura di Monza ha aperto un’inchiesta per disastro ferroviario colposo, al momento a carico di ignoti. L’inchiesta è coordinata dal pm Michele Trianni e dal procuratore capo Claudio Gittardi. Gli inquirenti attenderanno la relazione della Polfer, che sta facendo accertamenti sul caso, e poi eventualmente effettueranno le iscrizioni nel registro degli indagati.
Vi sono state poi lunghe attese per i bus sostitutivi delle linee Milano-Lecco-Sondrio e Milano-Paderno Robbiate previsti in partenza dalla stazione di Monza. Per i passeggeri che hanno raggiunto lo scalo brianzolo in treno prima delle 15, il primo mezzo sostitutivo utile è partito in direzione di Paderno Robbiate alle 16. Nessun autobus è partito nel frattempo in direzione di Lecco. I passeggeri inoltre lamentano l’assenza di informazioni sul luogo in cui attendere l’autobus. I capitreno indicavano di attenderli “nel piazzale della stazione lato binario 1”, ma in stazione non ci erano né indicazioni né persone in grado di indirizzarli.
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