Tribunale di Tripoli blocca l’accordo Italia-Libia sui migranti. Doppio naufragio

(Foto AP)

Un tribunale di Tripoli ha bloccato qualsiasi accordo sui migranti derivante dal memorandum of understanding (MoU) firmato dal premier libico Fayez Al Sarraj e dall’Italia a febbraio: lo scrive il sito Libya Herald segnalando la sentenza, ma avvertendo che “resta non chiaro” quale sarà l’impatto del pronunciamento avvenuto ieri sulla “determinazione europea” a fermare i migranti in cooperazione con il consiglio presidenziale di Sarraj.

Il ricorso accolto da tribunale era stato presentato da “sei persone fra cui l’ex ministro della Giustizia Salah Al-Marghani”, ricorda il sito, precisando che la contestazione riguardava non solo il “controverso piano” di riportare migranti in Libia ma anche la legittimità di accordi stipulati dal “Governo di accordo nazionale” (Gna) di Sarraj che non riesce ad ottenere la fiducia del parlamento insediato a Tobruk. Il riferimento, implicito, è allo stallo creatosi con parte dell’assemblea che chiede di attribuire un ruolo determinante al generale Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica che si contrappone a Sarraj, sostenuto dall’Onu.

Intanto sono arrivate notizie di un doppio naufragio al largo della costa libica, a 21 chilometri da Sabrata. Si ipotizzano almeno 240 morti i secondo la portavoce di Proactiva Open Arms, organizzazione non governativa spagnola, dopo il recupero ieri mattina di cinque corpi. Ogni gommone può contenere 120 persone, ma i trafficanti di uomini di solito li riempiono a dismisura e non si esclude che i due barconi possano avere avuto a bordo fino a 240 persone.

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