Sono 13 i dispersi nell’incendio della nave “Euroferry” della Grimaldi con 243 persone (tra passeggeri ed equipaggio) a bordo, avvenuto nei pressi dell’isola di Corfù

Il traghetto della Grimaldi a bordo del quale si è sviluppato un incendio,

In un nuovo aggiornamento sull’incendio della nave Euroferry Olimpia nel mare Jonio il Gruppo Grimaldi precisa che al termine delle operazioni di evacuazione della nave risultano 13 i dispersi. E di questi, cinque passeggeri sono stati rintracciati a bordo e sono in corso per loro le operazioni di recupero ed evacuazione. Tra i dispersi vi sono cittadini bulgari, greci e una persona di nazionalità turca, ma non ci sono italiani.attraverso l’utilizzo di rimorchiatori specializzati. Lo rende noto la Grimaldi Lines, armatrice della nave, sottolineando che “al momento non risultano sversamenti di combustibile né danni ambientali di altro tipo”. Dopo essere stati sottoposti a controlli da parte delle autorità greche, agli evacuati il Gruppo Grimaldi “ha offerto completa assistenza e una sistemazione alberghiera, in attesa di ricevere il nulla osta dalle autorità competenti per procedere con il trasferimento verso i luoghi di residenza”. Per le operazioni di salvataggio è stata incaricata dal Gruppo Grimaldi la SMIT Salvage, “azienda olandese leader a livello mondiale nel settore del salvataggio”.

Il traghetto della Grimaldi a bordo del quale si è sviluppato l’incendio (foto Ansa)

L’Euroferry Olympia è stata sottoposta, lo scorso 16 febbraio ad Igoumenitsa, “ad una visita Port State Control, conclusasi con esito positivo”. Lo sottolinea il Gruppo Grimaldi, precisando che “la nave è oggetto di regolari verifiche da parte delle autorità competenti nell’ambito dei controlli previsti dalla normativa internazionale in materia di sicurezza della navigazione”.

Il Gruppo Grimaldi continua ad effettuare verifiche sulle liste di passeggeri ed equipaggio per accertare se ci siano dispersi che non risultavano in precedenza. Quanto alle due persone ancora nella stiva, si tratta di due camionisti bulgari, già individuati e dei quali si sta organizzando l’evacuazione.

L’incidente è avvenuto al largo della costa settentrionale dell’isola greca di Corfù, tra Grecia e Albania, a circa 9 miglia dalla costa, in piena area Sar (ricerca e soccorso) greca.

Potrebbero essere partite da un camion nella stiva della nave le fiamme che hanno dato origine al rogo. È quanto avrebbe riferito il comandante della nave agli uomini della Gdf a bordo del pattugliatore Monte Sperone che ha soccorso 243 persone tra equipaggio e passeggeri. La maggior parte dei passeggeri era autotrasportatori greci e bulgari ma a bordo della nave c’erano anche diversi bambini.

Intanto, secondo quanto riferisce una nota del Gruppo Grimaldi, non risultano sversamenti di combustibile a mare, né sembrerebbe compromessa la stabilità della nave.

Secondo funzionari greci, sarebbero almeno tre i feriti. Il direttore dell’ospedale di Corfù, Leonidas Roumbatis, ha detto alla televisione pubblica greca Ert che due passeggeri che hanno riportato ferite lievi sono stati ricoverati per motivi precauzionali mentre una motovedetta della guardia costiera greca ha trasportato un membro dell’equipaggio della nave di 42 anni che aveva difficoltà respiratorie.

I SOCCORSI – La guardia costiera greca, competente per i soccorsi, si è subito messa in contatto con il Comando generale delle capitanerie di porto a Roma, per coordinare l’intervento: la Guardia costiera italiana ha messo a disposizione mezzi navali e aerei, che però non sono stati necessari. Sul posto è intervenuta, oltre alle motovedette della guardia costiera greca, anche una unità della Guardia di finanza italiana che si trovava in quel tratto di mare.

Il pattugliatore ‘Monte Sperone’ della Guardia di Finanza, attorno alle 4 della scorsa notte, si trovava in quel momento a circa 11 miglia da Corfù e stava assistendo un altro mezzo del Corpo in avaria in navigazione verso Milos. Arrivati sul posto, i finanzieri hanno iniziato ad evacuare le persone con due battelli per un totale di 243 tra membri dell’equipaggio e passeggeri. Altre 34 persone sono invece state recuperate da una motovedetta della Guardia Costiera greca.

IL RACCONTO DEI PASSEGGERI – “C’erano fiamme altissime, a bordo c’era il panico”. È il racconto dei passeggeri del traghetto Euroferry Olympia, secondo quanto loro stessi hanno riferito agli uomini della Gdf dopo esser stati soccorsi dal pattugliatore Monte Sperone. “Il comandante della nave, quando è scoppiato l’incendio, ha fatto il giro delle cabine e radunato i passeggeri su un unico ponte – dice all’ANSA il comandante del pattugliatore Felice Lodovico Simone Cicchetti – poi ha dato l’abbandono nave, ma l’evacuazione non è stata una passeggiata”.

Sono state le autorità greche a richiedere l’intervento del pattugliatore ‘Monte Sperone‘ della Guardia di Finanza, attorno alle 4 della scorsa notte, per la necessità di evacuare le persone che si trovavano a bordo della nave della Grimaldi in fiamme. Il pattugliatore si trovava in quel momento a circa 11 miglia da Corfù e stava assistendo un altro mezzo del Corpo in avaria in navigazione verso Milos. Arrivati sul posto, i finanzieri hanno iniziato ad evacuare le persone con due battelli per un totale di 243 tra membri dell’equipaggio e passeggeri. Altre 34 persone sono invece state recuperate da una motovedetta della Guardia Costiera greca.

Non risultano sversamenti di combustibile a mare, né sembrerebbe compromessa la stabilità della nave. Lo riferisce una nota del Gruppo Grimaldi.

L’Ansa riferisce che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato questa mattina il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, per fargli i complimenti per il salvataggio dei passeggeri della nave “Euroferry Olympia”, chiedendogli di esprimere l’apprezzamento e la riconoscenza all’equipaggio della motovedetta.

E’ in corso a Corfù l’assistenza in loco dei passeggeri, riferisce una nota del Gruppo Grimaldi che ricostruisce così quanto accaduto: alle 4:12 (ora locale) il comandante della nave ha contattato il quartier generale del Gruppo informando che l’incendio si sarebbe manifestato al garage numero 3. L’equipaggio della nave è subito intervenuto per domare l’incendio con i mezzi di bordo mentre il comandante ed il personale del Gruppo, attraverso l'”emergency response team”, hanno “prontamente notificato l’accaduto alle competenti autorità nazionali e greche, e preso tutte le misure necessarie onde gestire nel migliore dei modi l’incidente”. Per la sicurezza dei presenti a bordo, il comandante ha deciso l’abbandono della nave. Dalle prime informazioni, le persone evacuate sono state tratte in salvo da una unità della Guardia di Finanza italiana ed una della Guardia Costiera Greca che si trovavano in zona. Le unità si stanno dirigendo verso il porto di Corfù dove il Gruppo sta organizzando l’assistenza degli evacuati in loco. A bordo della nave vi erano 239 passeggeri, di varie nazionalità, e 51 membri dell’equipaggio (italiani e greci). Inoltre, la nave trasporta 153 mezzi commerciali (tra camion e semirimorchi), nonché 32 veicoli al seguito dei passeggeri. Sono stati ingaggiati rimorchiatori che si stanno dirigendo verso la Euroferry Olympia “per dare pronto supporto e gestire l’emergenza”.

Come riferisce ancora l’Ansa, la nave Euroferry Olympia battente bandiera italiana (anno di costruzione 1995), che opera sul collegamento giornaliero Brindisi-Igoumenitsa dalla Grimaldi Euromed S.p.A. (società del Gruppo Grimaldi), era salpata dal porto di Igoumenitsa all’1:20 (ora locale)  e l’arrivo era previsto  a Brindisi questa mattina alle 9. Il vertice del Gruppo Grimaldi esprime “il proprio rammarico per l’incidente” e darà “piena collaborazione alle autorità competenti, per fare luce sull’accaduto”.

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