di FABIO CAMILLACCI/ In Bahrain, con il Mondiale di Formula 1 che già da tempo ha espresso tutti i suoi verdetti più importanti, fa notizia il trionfo di Schumi jr nel campionato del mondo di Formula 2. Mick Schumacher (foto in home page Gazzetta dello Sport-Getty Images) chiude la gara al 18° posto, ma al pilota britannico Callum Ilott, solo 10°, non riesce la rimonta. In gara 2 a Sakhir vittoria di Daruvala, ma il tedesco della Prema festeggia il secondo trofeo della carriera dopo l’Europeo di Formula 3 del 2018. Insomma, Mick figlio del grande Michael è pronto per il debutto in F1: l’anno prossimo il piccolo Schumacher correrà con la Haas dove farà coppia con Nikita Mazepin.
La gioia di Mick Schumacher al termine della gara. Il tedesco ovviamente davanti ai microfoni è parso molto emozionato per il trionfo: “Grande gara devo tutto al mio team. Vincere così è stato difficile, sono stato aggressivo in frenata e ho compromesso la gomma, Ilott aveva un ottimo ritmo, ho cercato di mantenere il mio, ma era impossibile, ho avuto paura a rientrare, ma abbiamo deciso di farlo ed è andata bene. Sono emozionato, ci vorrà qualche giorno per realizzare che sono campione, sono orgoglioso di aver corso con questo team da cui ho imparato molto. Ho sempre spinto, migliorandomi con la squadra e questo è stato il motivo per cui abbiamo vinto”. E ora passiamo alla gara di Formula 1.
Bahrain, Gran Premio di Sakhir: vince Perez. La super Mercedes getta alle ortiche la vittoria al pit stop. Il messicano vince a sorpresa davanti a Ocon e Stroll. Errore del team tedesco in occasione delle soste. Amarezza per Russell che aveva in pugno la gara. In casa Ferrari, Leclerc k.o. Il monegasco sbaglia al primo giro e si ritira. Dunque, sembrava il giorno di George Russell, vice-Hamilton, è stato quello di Sergio Perez. Nel week-end in cui il Covid ha appiedato “il cannibale” Lewis, la F1 ha vissuto una gara emozionante.
Gli errori della Mercedes. La Casa di Stoccarda ha pasticciato e peccato un po’ di presunzione, organizzando per via di una Safety Car un doppio pit stop nel finale in cui si è complicata la vita, buttando la vittoria che era saldamente nelle mani di un eccezionale Russell. Il giovane inglese aveva annichilito Valtteri Bottas, ma l’aver montato a George una gomma del finlandese è stato un clamoroso e inaspettato disastro. Un doppio disastro, perché a Valtteri sono state rimesse le gomme usate e così i due hanno chiuso lontano dal podio: all’ottavo e nono posto. Cose non da Mercedes.
Il resto del podio e la giornata Ferrari. Un’ottima piazza d’onore per Esteban Ocon della Renault; terzo posto per Stroll della Racing Point. Chiude quarto il futuro ferrarista Carlos Sainz su McLaren e Daniel Ricciardo con l’altra Renault. Per la Ferrari l’ennesima gara deludente. Charles Leclerc, 4°, aveva l’occasione di disputare una corsa interessante, magari portando a casa punti se non fosse incappato in quell’errore al via. Per Sebastian Vettel, invece, un GP anonimo in retrovia e chiuso al 12° posto davanti all’Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi. Domenica prossima ad Abu Dhabi calerà il sipario sul Mondiale 2020 di Formula 1.
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