Un giovane disoccupato calabrese si è ucciso quando ha scoperto che il corso per infermiere era una truffa

Un giovane calabrese, da anni alla ricerca di un lavoro, si è ucciso quando ha scoperto che il corso da operatore sanitario che aveva frequentato, e per il quale aveva pagato 2500 euro, era una truffa. E’ accaduto a Castrovillari, in provincia di Cosenza, dove i carabinieri del Nas hanno arrestato sei persone (tra cui due operatori dell’ospedale di Cosenza) nell’ambito di una inchiesta condotta dal procurat0re della Repubblica Eugenio Facciolla.  

Conferenza stampa a Castrovillari sull’operazione per finti corsi sanità

A rivelare i particolari di questa ignobile truffa sono stati, nel corso di una conferenza stampa, oltre al magistrato inquirente, è stato il colonnello Vincenzo Maresca, comandante dei Nas di Napoli. “Il giovane che si è tolta la vita, disoccupato da anni – ha ha ribadito il colonnello Maresca – é stato sopraffatto dalla disperazione”. Il procuratore Eugenio Facciolla  ha precisato che “le indagini sono ancora in corso. Stiamo verificando – ha precisato – anche l’ipotesi di un’istigazione al suicidio. La morte del giovane risale infatti ad un’epoca antecedente l’avvio delle indagini. Stiamo approfondendo e verificando tutto, comunque”.

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