Un Natale esigente e da non sprecare con timori eccessivi e mancanza di equilibrio

di NUCCIO FAVA – Sono tempi davvero severi e difficili, neppure immaginati prima.
controllare però con intelligenza e freddezza senza sottovalutare rischi e pericoli anche gravi fino a riguardare i più piccoli, addirittura possibili portatori inconsapevoli e incolpevoli della diffusione del virus non solo all’interno delle famiglie e degli stessi ambienti frequentati in tempi normali per le attività sportive o di gioco . Tuttavia sarebbe un grave errore sottovalutare l’importanza ed il valore della scelta di intensificare al massimo l’utilizzo del vaccino che esperti e governo hanno impostato con tempestività potendo contare sul chiaro sostegno, davvero generoso di esperti competenti e affidabili e della convinta adesione della stragrande maggioranza di cittadini. Non andrebbe dunque sottovalutata la possibilità di fronteggiare l’emergenza in atto e naturalmente rischi e pericoli che impongono atteggiamenti di cautela e serietà. Ciò nonostante va parimenti compresa la preoccupazione diffusa, soprattutto il timore per una situazione in continuo mutamento e quasi difficile se non impossibile da governare.
Purtroppo resta la difficoltà di una corretta comparazione tra la situazione del Natale dello scorso anno e la condizione attuale anche se la velocità ed il ritmo con cui la nuova fase si diffonde in tutto il territorio nazionale può dare l’impressione che la crisi sfugga di mano e che le prese di posizione di esperti autorevoli, dello stesso ministro della salute Speranza e soprattutto dello stesso presidente Draghi in occasione della conferenza stampa di fine anno, non siano stati sufficienti a rasserenare. Singolarmente l’atmosfera natalizia può giocare negativamente . Sia perché siamo tutti legati giustamente ad un ricordo del Natale come occasione di serenità e di buoni sentimenti , di ricordi sin dall’infanzia di doni, di sorprese e di giochi con amici e parenti accompagnati da prelibati dolci e torroni. Si aggiunga il desiderio della neve e delle vacanze in montagna che fanno parte dell’esperienza di molti, non solo dei più giovani ma come esperienza desiderata e desiderabile di svago sano atteso e fortemente desiderato.
Tutto questo è reso più difficile o ritenuto rischioso o addirittura non praticabile nelle attuali condizioni. La sensazione può essere avvertita come una perdita ingiusta e non recuperabile. Mentre forse non andrebbero dimenticati i tanti lutti e il dolore che ancora li accompagna , le convalescenze non ancora ultimate , le paure delle ricadute e le grandi energie investite in ogni regione e città da personale sanitario, militare e civile per offrire sicurezza e controlli adeguati. Contestualmente tra l’altro prosegue la continua sarabanda intorno al Quirinale e alla teorica disponibilità di Draghi a diventare successore di Mattarella mentre con qualche sorpresa e molte baruffe si giunge finalmente all’approvazione della manovra economica in Senato.
Il passaggio successivo sarà l’approvazione definitiva alla Camera con la ripetizione , anche questa volta della chiusura del cerchio della manovra quasi sempre col fiato alla gola di Natale e Capodanno. Resta in compenso il segno del saluto e dell’augurio dell’uomo bianco, venuto dall’Argentina che si ricorda sotto la pioggia come la notte del venerdì santo che il Salvatore non abbandona nessuno e ricorda a tutti che si può fare del bene e considerare l’altro sempre come fratello.
Natale esigente e da non sprecare con timori eccessivi e mancanza di equilibrio.
Sono tempi davvero severi e difficili, neppure immaginati prima. Da controllare però con intelligenza e freddezza senza sottovalutare rischi e pericoli anche gravi fino a riguardare i più piccoli addirittura possibili portatori inconsapevoli e incolpevoli della diffusione del virus non solo all’interno delle famiglie e degli stessi ambienti frequentati in tempi normali per le attività sportive o di gioco . Tuttavia sarebbe un grave errore sottovalutare l’importanza ed il valore della scelta di intensificare al massimo l’utilizzo del vaccino che esperti e governo hanno impostato con tempestività potendo contare sul chiaro sostegno, davvero generoso di esperti competenti e affidabili e della convinta adesione della stragrande maggioranza di cittadini. Non andrebbe dunque sottovalutata la possibilità di fronteggiare l’emergenza in atto e naturalmente rischi e pericoli che impongono atteggiamenti di cautela e serietà. Ciò nonostante va parimenti compresa la preoccupazione diffusa, soprattutto il timore per una situazione in continuo mutamento e quasi difficile se non impossibile da governare. Purtroppo resta la difficoltà di una corretta comparazione tra la situazione del Natale dello scorso anno e la condizione attuale anche se la velocità ed il ritmo con cui la nuova fase si diffonde in tutto il territorio nazionale può dare l’impressione che la crisi sfugga di mano e che le prese di posizione di esperti autorevoli, dello stesso ministro della salute Speranza e soprattutto dello stesso presidente Draghi in occasione della conferenza stampa di fine anno, non siano stati sufficienti a rasserenare.
Singolarmente l’atmosfera natalizia può giocare negativamente. Sia perché siamo tutti legati giustamente ad un ricordo
del Natale come occasione di serenità e di buoni sentimenti , di ricordi sin dall’infanzia di doni, di sorprese e di giochi con amici e parenti accompagnati da prelibati dolci e torroni. Si aggiunga il desiderio della neve e delle vacanze in montagna che fanno parte dell’esperienza di molti, non solo dei più giovani ma come esperienza desiderata e desiderabile di svago sano atteso e fortemente desiderato. Tutto questo è reso più difficile o ritenuto rischioso o addirittura non praticabile nelle attuali condizioni. La sensazione può essere avvertita come una perdita ingiusta e non recuperabile. Mentre forse non andrebbero dimenticati i tanti lutti e il dolore che ancora li accompagna , le convalescenze non ancora ultimate , le paure delle ricadute e le grandi energie investite in ogni regione e città da personale sanitario , militare e civile per offrire sicurezza e controlli adeguati. Contestualmente tra l’altro prosegue la continua sarabanda intorno al Quirinale e alla teorica disponibilità di Draghi a diventare successore di Mattarella mentre con qualche sorpresa e molte baruffe si giunge finalmente all’approvazione della manovra economica in Senato . Il passaggio successivo sarà l’approvazione definitiva alla Camera con la ripetizione , anche questa volta della chiusura del cerchio della manovra quasi sempre col fiato alla gola di Natale e Capodanno. Resta in compenso il segno del saluto e dell’augurio dell’uomo bianco, venuto dall’Argentina che si ricorda sotto la pioggia come la notte del venerdì santo che il Salvatore non abbandona nessuno e ricorda a tutti che si può fare del bene e considerare l’altro sempre come fratello.
*Nuccio Fava, presidente dell’Associazione Giornalisti  Europei, è stato direttore del Tg1 e del Tg3 , responsabile delle Tribune politiche Rai e coordinatore delle trasmissioni Rai sul  Giubileo del 2000.

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