Una medaglia del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a Ciro che ha salvato la vita dei due fratellini ed è uscito, dopo 16 ore, dalle macerie a Ischia

“È solo una medaglia ricordo che ho messo personalmente a Ciro per testimoniare che tutta l’Italia lo ha guardato”. Così il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, al termine della visita fatta all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (Ischia) dove ha abbracciato Ciro, uno dei tre fratellini rimasti per 16 ore sotto le macerie della casa crollata. “Ho portato anche un orsetto a lui e al fratellino più piccolo, Matthias, e altri gadget delle forze armate”, ha concluso il ministro.

“Il mio primo pensiero quando ho rivisto la luce è stato Dio. Allora davvero esiste, ho pensato”. Non ha più voce Ciro Marmolo, 11 anni, il “bambino eroe” dagli enormi occhioni neri, l’ultimo dei tre fratellini ad essere estratto vivo dalle macerie della palazzina crollata in seguito al terremoto che ha devastato Casamicciola sull’isola d’Ischia. Ai microfoni di TV Luna – che ha diffuso una sintesi delle sue dichiarazioni – Ciro si lascia andare a cuore aperto: “quando ho saputo che il più piccolo dei miei fratelli stava bene mi sono fatto coraggio e ho detto: ce la devo fare”. Ciro è ricoverato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Con lui, nella grande stanza colorata di giallo, arancione e verde ci sono la mamma Alessia, incinta al quinto mese di una bimba e i fratellini Pasquale 7 mesi e Matias 8 anni. Dal canto suo mamma Alessia guarda i suoi figli e dice: “Ho capito che quella notte maledetta è intervenuta la mano di Dio a salvarci. Ho imparato ad apprezzare la vita”.

E’ stato Ciro a salvare il fratellino Mattias. Dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori. “Quando è crollato tutto ho abbracciato mio fratello e poi quando sono arrivati i soccorritori l’ho spinto fuori per primo”, ha raccontato Ciro.

Tra i soccorritori che hanno salvato i fratellini di Ischia ci sono anche i vigili del fuoco del team Usar del Lazio (Urban search and rescue) e tra loro Teresa Di Francesco, l’unica donna della squadra che nel gennaio scorso è intervenuta nei soccorsi dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), in particolare nel salvataggio dei bambini rimasti intrappolati nella sala biliardo dell’albergo. “Quando li trovi vivi e li salvi sei ripagato per le prossime tre vite”, dice Teresa all’ANSA.

Il ministro Roberta Pinotti, parlando con i giornalisti nel centro operativo della Protezione civile a Casamicciola, ha anche dato una notizia: il giorno 29 ci sarà il consiglio dei ministri, dove porteremo la delibera per lo stato di emergenza a Ischia e seguiremo, anche attraverso i sindaci, le successive necessità”.

E’ trascorsa tranquilla sull’isola di Ischia la seconda notte dopo il terremoto di lunedì sera. All’alba però una nuova scossa di 1.9 gradi è stata avvertita dagli abitanti dei comuni di Casamicciola e Lacco Ameno colpiti dal sisma. Secondo quanto viene riferito, diverse persone sono scese in strada e sono subito state avviate le verifiche su eventuali nuovi crolli, ma al momento non vengono rilevati ulteriori danni a cose o persone.

La Procura di Napoli intanto sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. “Sono nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento”, ha dichiarato Giovanni Melillo, capo della Procura di Napoli, ai microfoni di  Radio 1. Melillo ha poi specificato che si tratta di un “quadro complesso e bisognoso di approfondimenti”. Sul possibile legame tra il fenomeno dell’abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull’isola, il capo della Procura di Napoli ha dichiarato: “Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio”.

E a tal proposito c’è stata la dichiarazione al tg2 di un vicino di casa della famiglia travolta dalle macerie a Casamiccola, il signor Francesco: “Hai voglia a dirgli: non costruite due, tre, cinque piani, perché qui è tutta zona sismica e un piccolo movimento butta il palazzo a terra. Lo dicevo tutti i giorni. Al primo piano c’era una cantina antica e hanno costruito sopra. Il palazzo crollando ha buttato pure la casa mia a terra. È un guaio, ho la casa distrutta, la dobbiamo solo abbattere”.

Ma  il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, ribatte: “La nostra non è una collettività di abusivi. Ora basta”. E, rivolgendosi ai mezzi di comunicazione, lancia un appello: “Dite come realmente stanno le cose. L’Isola d’Ischia non è un’isola terremotata. Una diversa rappresentazione della vicenda sta arrecando più danni del terremoto”.

 

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