di SAMUEL EMERTON– Un fatto di una gravità senza precedenti nella storia degli Stati Uniti è avvenuto oggi a Washington: a provocarlo, praticamente a promuoverlo e ad organizzarlo, è stato Donald Trump, il presidente (ancora per pochi giorni) di questo paese che era considerato un faro per la democrazia, nonostante sia stato teatro di attentati mortali a suoi illustri presidenti.
Il raduno a Washington – nel giorno fissato per la seduta congiunta del Senato e della Camera per la proclamazione del nuovo presidente Joe Biden – di qualche migliaio di sostenitori di Trump, rispondendo all’appello che lui aveva lanciato pochi giorni fa agli elettori repubblicani per sorreggerlo nella assurda denuncia di brogli (assolutamente non documentati) che sarebbero stati orditi dai democratici nelle elezioni del 3 novembre e persino in quelle per la elezione di due senatori in Georgia, è sfociato oggi a Washington, subito dopo un ennesimo suo discorso incendiario, in un assalto alla sede del parlamento, seguito da scontri con le forze dell’ordine, invasione degli uffici della Camera e del Senato, e persino in un colpo di arma da fuoco che ha colpito al petto una donna uccidendola.
La protesta dei fanatici sostenitori di Trump si è inasprita quando dalla Georgia è arrivata la notizia che le elezioni suppletive per la nomina di due nuovi senatori in Georgia avevano sancito la vittoria dei due candidati democratici (un giovane giornalista e un religioso di colore, il primo senatore di colore eletto nella storia della Georgia) sui due antagonisti repubblicani, determinando la parità tra i due schieramenti (50 repubblicani e 50 democratici) che però fa pendere il vantaggio verso i democratici essendo il Senato presieduto dalla vice presidente dell’Unione, cioè la vice di Biden, Kamala Harris.
L’incursione ha impedito, comunque, che si potesse procedere nei tempi stabiliti alla proclamazione della elezione di Biden alla Casa Bianca, provocandone lo slittamento. Il neo presidente, comunque, ha pronunciato un discorso nel quale ha invitato Trump a smetterla di eccitare gli animi dei suoi sostenitori con la balla dei brogli ai suoi danni e ad invitarli a tornare a sgomberare gli uffici e le sale del Parlamento. Cosa che, benché riottoso, ha finalmente fatto, ma ancora insistendo sulla invenzione dei brogli che lo avrebbero privato della vittoria.
Incurante del fatto che sia la Corte Suprema (nella quale 6 membri su 9 sono suoi fedelissimi), sia il suo stesso vice presidente Pence, sia i procuratori degli stati a presidenza repubblicana, abbiano ripetutamente respinto la sua pretesa di ottenere la conferma di brogli, assolutamente inesistenti a suo danno. Del suo vice è arrivato a dire: «Mike Pence non ha avuto il coraggio di fare quello che avrebbe dovuto per proteggere il nostro paese e la nostra Costituzione: dare agli stati la possibilità di certificare i fatti per come si sono svolti, non gli eventi fraudolenti e inaccurati. Gli Usa chiedono verità».
Alcune migliaia di sostenitori nel caos, diversi feriti, Congresso assediato dai manifestanti ed evacuato, stop alla seduta chiamata a certificare l’elezione di Joe Biden. Senatori e deputati, così come il vice presidente Mike Pence, sono stati evacuati dall’aula, dopo avere ricevuto dagli addetti alla sicurezza l’invito ad indossare maschere antigas. I leader del Congresso sono stati trasferiti a Fort McNair, una base miliare nei pressi di Washington.
I manifestanti hanno tentato di fare irruzione nell’aula della Camera dei Rappresentanti. All’ingresso della Camera, come ha riferito Fox News, sono avvenuti scontri con armi da fuoco tra membri della sicurezza e manifestanti pro Trump. Anche diversi agenti di polizia sono rimasti feriti e almeno uno dei poliziotti è stato ricoverato in ospedale.
La Capitol Police, la forza di polizia di Washington addetta alla sicurezza di Capitol Hill, ha chiesto rinforzi, dopo essere stata sopraffatta dai manifestanti. Fonti della Cnn hanno riferito inoltre che numerosi dispositivi sospetti sono stati trovati all’interno del complesso e due edifici sono stati evacuati a seguito del ritrovamento di un pacco sospetto.
Intanto la sindaca di Washington Murile Bowser ha dichiarato il coprifuoco che scatterà dalle 18 ora locale fine alle 6 di domani mattina.
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