Per il maltempo che ha investito Piemonte e Liguria drammatico bilancio di disastri, di danni e di vite umane

La statale, che da Cuneo sale fino al traforo stradale del Colle di Tenda, interrotta a causa dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Piemonte

Si sono salvati gli 11 escursionisti tedeschi dati per dispersi ieri a causa dei nubifragi che si sono abbattuti in Piemonte con una quantità di acqua che ha superato il record toccato nel 1958. Il bilancio del disastro, ancora in evoluzione, è dunque di due morti e due dispersi. I vigili del fuoco, sconfinando Oltralpe, hanno recuperato con l’elicottero le persone rimaste bloccate a Vievola, in Val Roya (Francia), a due passi dall’Italia.

Comunque i danni sono ingenti: ponti crollati, strade cancellate e danni per decine di milioni di euro. In serata i presidenti del Piemonte, Alberto Cirio, e della Liguria, Giovanni Toti, hanno firmato la richiesta dello stato di calamità “per gli enormi danni al territorio, che i sindaci delle aree più colpite – sottolinea il presidente del Piemonte – descrivono in alcuni casi peggiori del ’94”, quando l’alluvione causò 70 vittime e 2.226 sfollati. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha promesso la “massima attenzione” del governo, e il presidente Mattarella ha assicurato “vicinanza al territorio”.

Il Tanaro straripato nella zona di Cuneo (foto Ansa di Raffaele Sasso)

Ricordiamo che a Vercelli un automobilista è rimasto prigioniero nella sua auto nel fiume Sesia. «Circa 150 vigili del fuoco lavorano senza sosta dalla notte sul versante del Tenda, che cercheremo di raggiungere in treno, perché la strada è bloccata», ha detto all’ANSA il comandante dei vigili del fuoco di Cuneo, Vincenzo Bennardo.Gravi i danni causati a Limone Piemonte (Cuneo) dall’esondazione del torrente Vermegnano. La località turistica è isolata in seguito alla chiusura della statale da Vernante. A Garessio e Ceva è esondato il Tanaro, che a Ormea ha battuto i valori dell’alluvione del 1994 e del 2016, prima di rientrare sotto i livelli di pericolo. Alluvione a Borgosesia, nel Vercellese, dove l’onda di piena da record del Sesia, che ha raggiunto gli 8,54 metri, ha causato esondazioni diffuse. Chiusi tutti i ponti da ieri sera, le auto parcheggiate sono andate sott’acqua in diversi punti della cittadina. Allagate anche le abitazioni.

Ha superato il record storico dal 1958 il valore di pioggia giornaliera ragguagliato sull’intero Piemonte, scrive su Twitter Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. “Valori eccezionali per le precipitazioni cumulate nelle ultime 24 ore su alcune stazioni: Sambughetto (Vco) 630 mm e Limone Piemonte (Cuneo) 580 mm”, aggiunge l’Arpa.

“Vernante sta uscendo dall’emergenza, abbiamo avuto danni ingenti, ma la situazione disastrosa è a Limone”. Così Gian Piero Dalmasso, sindaco di Vernante, 1.200 abitanti in provincia di Cuneo, subito a valle di Limone, dove la statale 20 del colle di Tenda è stata interrotta ieri sera perché era diventata un fiume di detriti e massi dopo l’esondazione di almeno due torrenti, tra cui il Vermenagna. “Ora tutto il Paese è senz’acqua, un terzo degli abitanti sono senza luce elettrica – conclude il sindaco di Vernante .- Alle 12 arriverà un autocisterna della società Acda per l’acqua potabile”.

Allagamenti a Mergozzo, nel Verbano Cusio Ossola, a Candoglia dove secondo i dati dell’Arpa sono caduti oltre 214 mm di pioggia nelle ultime 12 ore. Disagi anche nel Biellese, dove si registrano frane e blackout. Non sta più piovendo a Torino, dove i livelli del Po sono cresciuti nella notte, con valori però al di sotto delle soglie, mentre incrementi più consistenti si registrano per la Dora Baltea.

In Liguria il fiume Roya ha rotto gli argini ed è esondato a Ventimiglia, allegando diverse strade. Un autobus è rimasto bloccato in via Cavour con l’acqua fino ai finestrini. Molti i danni a locali allagati: un evento che non si ricorda a memoria d’uomo. A provocare lo straripamento sono le copiose piogge scese durante la giornata in val Roya, martoriata dal maltempo soprattutto sul versante francese, dove si segnala il crollo della strada nella zona di Vievola, sulla RD6204 (così prende il nome la statale 20, quando attraversa il tratto francese); una frana nei pressi di Saint Dalmas de Tende, che ha comportato la chiusura della strada per motivi di sicurezza e, a quanto si apprende in serata, dalle parti di Tenda è anche crollato un ponte. Situazione critica pure in valle Arroscia, al confine con il Piemonte. In serata era anche scattata la ricerca di alcuni migranti, che si pensava fossero accampati nelle feritoie del ponte ferroviario, ma alla fine si è rivelato un falso allarme. Li hanno cercati i vigili del fuoco con la polizia.

Si è conclusa l’allerta meteo rossa in tutta la Liguria, con il Levante (Tigullio, spezzino e valli genovesi) tornato dalle 8 all’allerta arancione (fino alle 16) e l’allerta declassata nel Ponente e le valli savonesi (resta in vigore allerta arancione fino alle 10). La zona più colpita dalle piogge è stata il ponente ligure, in particolare Ventimiglia dove il Roja è esondato in più punti, il Torrente Bevera in piena ha trascinato alcune auto e nell’entroterra si sono registrate frane, smottamenti e strade interrotte. Tra queste anche quelle che conducono a Triora e Molini di Triora, rimaste isolate. Fortunatamente nessuna persona risulta ferita o dispersa e la Prefettura di Imperia ha anche smentito la notizia di alcuni migranti trascinati nel Roja. Nel Tigullio una forte mareggiata ha provocato allagamenti tra Rapallo, Santa Margherita e Portofino ma anche in questo caso senza feriti.

Intanto a Venezia per la prima volta è entrato in funzione il MOSE con una prova-test dal vivo: le 58 paratoie mobili si sono sollevate per un’ora e 17 minuti. E Piazza San Marco non ha avuto il solito allagamento. ‘Il test è andato bene’, ha detto all’ANSA il Provveditore alle opere pubbliche, Cinzia Zincone.

Commenta per primo

Lascia un commento