Circa 20mila le persone hanno affollato piazza Santa Croce a Firenze per partecipare alla manifestazione ‘Cities stand with Ukraine’ per la pace e in sostegno dell’Ucraina, apertasi con la proiezione di un video in cui David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo recentemente scomparso, parla di Europa e di pace, preceduto da 17 rintocchi di campane (uno per ogni giorno di guerra in Ucraina). Dopo di che è stato proiettato il collegamento in diretta con il presidente dell’Ucraina, Zelensky, il quale si è rivolto direttamente alla folla radunata nella piazza affermando:“Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l’invasione cinica e crudele da parte della Russia, è la guerra contro il popolo ucraino”.
“Saluto tutti gli amici di Ucraina, d’Europa, tutti amici della libertà: so che oggi – ha proseguito il presidente ucraino – siete oltre 100mila in diverse piazze di diverse città. Noi ucraini siamo grati. Le forze armate russe hanno circondato le città ucraine e le vogliono distruggere. Bombardano 24 ore su 24, bombardano le cliniche, le chiese, le piazze, che sono come le vostre. Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere. “Dite ai vostri politici – ha poi affermato Zelensky – di chiudere i cieli dell’Ucraina”, “dai razzi, dagli aerei russi, dai missili”. Un forte applauso si è levato da piazza Santa Croce. “Dobbiamo stare insieme nella Comunità europea, è importante per l’Ucraina”, ha affermato.
L’Ave Verum Corpus di Mozart, eseguito dall’Orchestra e dal Coro del Maggio musicale fiorentino, diretti da Daniele Gatti, hanno riecheggiato poi in piazza Santa Croce. Coro e orchestra si sono esibiti dal cenacolo della basilica.
E’ stato poi trasmesso un videomessaggio della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, succeduta a Sassoli: “Oggi – ha detto – siamo qui in questa grande manifestazione, uniti dalla parte dell’Ucraina. Siamo al fianco di questi uomini e donne che combattono con coraggio ogni giorno contro un’invasione brutale e ingiustificata . A nome del Parlamento europeo condanno questa aggressione nei termini più forti possibili. Esprimo la nostra solidarietà a tutti coloro che soffrono e alle famiglie di tutte le vittime innocenti. L’Europa inizia nelle sue città e nei suoi comuni, non possiamo smettere di dirlo e di crederci. Mi rivolgo a tutti i sindaci presenti: voi avete un ruolo chiave nell’assicurare che le libertà fondamentali e lo stato di diritto siano presenti nella vita quotidiana dei nostri cittadini. Sappiamo quanto possano essere importanti le vostre azioni nel promuovere e curare il nostro progetto comune e anche i nostri valori e principi. La nostra civiltà si basa su valori intangibili, dobbiamo esserne i garanti: pace, libertà, stato di diritto, non saranno mai negoziabili”.
Successivamente Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, nel videomessaggio ha detto:“Da giorni viviamo il dramma terribile dell’Ucraina. Sono appena tornato da una visita ai Paesi confinanti, dove, ad oggi, più di 2 milioni e mezzo di rifugiati hanno varcato le frontiere per sfuggire ai missili e alla violenza del conflitto ucraino. Stimiamo che almeno 2 milioni, ma sono certo molti di più, hanno lasciato le proprie case all’interno dell’Ucraina. E’ una delle crisi umanitarie più gravi che l’Europa abbia conosciuto dalla Seconda guerra mondiale. In circostanze così tragiche, così drammatiche è importantissima la solidarietà. Le persone in fuga, ma anche le persone che restano, le stimiamo a più di 12 milioni che hanno i bisogni più elementari di assistenza umanitaria in Ucraina, hanno bisogno di tutto. Di generi di prima necessità, di coperte per ripararsi dal freddo, di cibo, di medicine e lo stesso i rifugiati che si trovano nei paesi vicini. Ci sarà poi bisogno di molta accoglienza soprattutto se la crisi durerà parecchio tempo, come temiamo”. “E mi rivolgo quindi a voi, una volta di più alle città – ha aggiunto -, che come sempre siete in prima linea nell’accoglienza a chi soffre, a chi ha bisogno di protezione, perché generosamente condividiate la responsabilità che tante comunità ai confini dell’Ucraina già hanno abbracciato con grande umanità e grande affetto, come ho potuto vedere io stesso negli ultimi giorni”. “Un appello quindi, il mio, alla solidarietà per chi fugge, alla solidarietà per chi resta e, soprattutto, alla solidarietà dell’accoglienza – ha concluso – nell’attesa che, finalmente, la diplomazia riprenda il sopravvento sulle armi e si imbocchi di nuovo, speriamolo, la via della pace”.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha preso la parola affermado: “Siamo qui per chiedere al governo russo, con tutto il fiato che abbiamo in corpo: fermatevi, fermatevi per favore, prima che le macerie possano seppellire ogni iniziativa diplomatica, fermatevi e ascoltate la voce che viene dalle piazze europee, perché vogliamo la pace”.
L’ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyck intervenendo a sua volta ha affermato:“Che meraviglia vedere tutti voi uniti con l’Ucraina, la vostra solidarietà è importantissima, voglio ringraziare tutto voi italiani per il sostegno enorme al mio paese, grazie a Nardella per questa manifestazione in tante città europee. L’Ucraina sta difendendo anche l’Europa e l’intero mondo democratico, difendiamo i nostri e vostri valori, forza Ucraina, forza Italia”. .
Andriy Sadovyi, sindaco di Leopoli, nel suo videomessaggio ha affermato: “Voglio dire grazie a tutte le persone nel mondo che sostengono l’Ucraina in questo difficile momento per il nostro paese. In questi giorni l’esercito ucraino sta lottando contro l’occupante russo. Non solo per la nostra libertà, ma per la libertà di tutta l’Europa e di tutto il mondo democratico. Vi prego di non smettere di manifestare, di fare pressione sui vostri governi per aiutare l’Ucraina e per fermare il genocidio della nostra gente. Restiamo uniti per l’Ucraina”.
Rafał Trzaskowski, sindaco di Varsavia, nel suo videomessaggio, ha affermato: “Con il feroce attacco della Russia all’Ucraina, e la guerra a cui noi tutti stiamo assistendo, ci troviamo a fronteggiare la più grande ondata di rifugiati nella storia europea dalla Seconda Guerra mondiale. Ed è per questo che dobbiamo aiutare i rifugiati e dobbiamo costruire un sistema per cercare di affrontare il problema. È esattamente quello che stiamo facendo qui, a Varsavia. Vediamo centinaia di migliaia di rifugiati che naturalmente aiutiamo giorno e notte. Per lo più sono donne e bambini. So che tutta l’Unione europea è unita – ha aggiunto -. Tutte le città europee sono unite. E questo è davvero importante: i segni di solidarietà verso i nostri amici ucraini e anche verso le città, che sono in prima linea nel prestare soccorso ai rifugiati che arrivano nell’Unione europea”.
Infine il videomessaggio del sindaco di Kiev, Vitalij Klyčko: “Mando questo messaggio a tutte le persone che stanno manifestando oggi. Facendo questo state dimostrando il vostro sostegno all’Ucraina e la vostra condanna all’aggressione russa e alla guerra. La nostra unità e la nostra determinazione sono molto più forti di qualsiasi esercito o arma. Insieme difendiamo i principi democratici, un’Europa forte e pacifica. Grazie per il vostro sostegno. L’Ucraina ama ognuno di voi”.
Un video con le note di Imagine di John Lennon, interpretate da un gruppo di star internazionali per l’Unicef, ha concluso la manifestazione. La folla in piazza ha cantato insieme la canzone mentre sventolavano le tante bandiere della pace e dell’Ucraina, un gesto a cui si è unito il sindaco di Firenze.
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