La Casa Bianca sostiene che gli Usa avrebbero individuato i “possibili preparativi” in Siria di un “altro attacco di massa mortale con armi chimiche”. E quindi “mette in guardia il presidente siriano Assad”, ammonendolo che lui e il suo esercito “pagheranno un prezzo pesante”.
E’ la solita tecnica degli Stati Uniti, che preparano destabilizzazioni nei paesi che sfuggono al loro controllo accusando i governanti di voler usare armi di distruzione di massa: così fecero in Iraq con Saddam Hussein, così fecero in Egitto con Mubarak, così fecero in Libia com Gheddafi.
Ogni volta più o meno lo stesso pretesto (il “dagli all’untore!” manzoniano) per intervenire e cacciare chi governa se non è di gradimento di Washington. Nel caso specifico, Assad, anche se è un dittatore, lotta contro i jihadisti dell’Isis. I quali esulterebbero se gli Usa intervenissero per eliminarlo. Trump come Bush jr. Ma l’Europa non può restare a guardare e continuare ad applicare l’embargo alla Russia, obbedendo perdissequamente al presidente americano di turno!
Commenta per primo