Da questa mattina sono in corso a Ostia controlli straordinari e perquisizioni da parte delle forze dell’ordine a seguito degli episodi di criminalità avvenuti nei giorni scorsi. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza stanno effettuando questi controlli in palazzi di varie strade del municipio a sud di Roma. L’operazione ha fatto registrare anche 4 fermi in un palazzo di proprietà della famiglia Spada: trovata droga. Si tratta di un servizio straordinario nel territorio alla ricerca di armi e droga, così era stato preannunciato nel vertice in Prefettura a Roma dopo gli episodi criminosi degli ultimi giorni in questo quartiere di Roma. Sul tavolo l’aumento del numero di forze dell’ordine nel X Municipio della capitale. Alla “riunione operativa” avevano partecipato il prefetto, il questore e il comandante provinciale dei carabinieri e della guardia di finanza.
Il capo della polizia Franco Gabrielli, a margine della presentazione del Calendario della Polizia dello Stato, aveva scartato l’ipotesi dell’utilizzo dell’esercito, che era stato sollecitato dalla sindaca Virginia Raggi. “Ringrazio sempre l’esercito per lo straordinario contributo che offre al complessivo sistema di sicurezza nazionale, ma le risposte le devono dare primariamente le forze di polizia“.
“Dall’Esercito c’è la piena disponibilità a supportare le forze dell’ordine territoriali a Ostia ma è una decisione che dovremo concertare insieme al ministro dell’Interno”, aveva detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti a Pisa. “Nei giorni scorsi – aveva spiegato – mi ha telefonato la sindaca Raggi alla quale ho detto la stessa cosa, ma dentro un percorso collegiale dove i prefetti indicano al governo le esigenze per le città. Con Strade sicure abbiamo realizzato un modello che funziona e che ha dato buoni risultati: nelle città italiane sono già dislocati 7 mila militari per assicurare insieme alle altre forze dell’ordine territoriali la sicurezza dei cittadini, ma se necessario possiamo aumentarne il numero”.
La Procura di Roma, intanto, ha aperto oggi un fascicolo processuale sugli ultimi due episodi di intimidazione nei confronti di appartenenti alla famiglia Spada avvenuti tra sabato e domenica: gli spari contro la porta di casa di Silvano Spada, cugino di Roberto (in carcere dopo avere aggredito il giornalista Rai Piervincenzi) ed i calci e pugni sferrati da ignoti contro il portone d’ingresso dell’abitazione del fratello di Silvano. La Direzione distrettuale antimafia procede per minacce e danneggiamento.
Si fa dunque sempre più concreta l’ipotesi che all’origine delle ultime violenze e degli spari di tre sere fa contro il gestore e il pizzaiolo di un locale vi sia la rottura di una pax tra clan e una lotta per il controllo del business criminale ad Ostia. Perciò gli inquirenti hanno aperto due fascicoli sulla gambizzazione delle due persone nella pizzeria e le intimidazioni agli Spada a Ostia. Il possibile squilibrio nel puzzle criminale potrebbe essersi creato all’indomani dell’arresto di Roberto Spada dopo l’aggressione al giornalista. Sul tavolo dei clan il predominio su traffici di droga, usura, gioco d’azzardo, racket dell’occupazione delle case popolari.
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