A un mese dal ricovero nell’ospedale San Raffaele (per le conseguenze di una particolare forma di leucemia) Silvio Berlusconi si è riaffacciato nella mischia della politica con un video messaggio registrato di 20 minuti in cui ha voluto dare prova della energia con cui continua a guidare il suo partito, Forza Italia, anche dal letto d’ospedale nel momento culminante del secondo giorno agli East end studios di Milano della convention del partito, accolto da una standing ovation.
Berlusconi è apparso seduto a una scrivania, con dietro le bandiere italiana e europea, e ha esordito: “Eccomi, sono qui per voi, in giacca e camicia dopo 20 giorni“.
“Qualche notte fa – ha raccontato – qui al San Raffaele mi sono svegliato improvvisamente con una domanda in testa che non riuscivo a mandare via. ‘Ma come mai sono qui? Ma che ci faccio qui? Per che cosa sto combattendo io qui?’. Vicino a me vegliava la mia compagna Marta Fascina, alla quale posi la stessa domanda. ‘Perché siamo qui?’. E lei mi rispose: “Siamo qui perché hai lavorato tanto, ti stai impegnando molto per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà”.
Il leader azzurro ha ripercorso i giorni tra il 1993 e il gennaio 1994 in cui maturò l’idea della sua discesa in campo, a partire da un incontro con i sondaggisti di Fininvest nel 1993 che gli preannunciarono “la vittoria dei comunisti” alle imminenti elezioni anticipate. e le successive tappe fino al suo annuncio in tv con la Fondazione di Forza Italia. E vincemmo le elezioni.
“Forza Italia – ha proseguito – è per noi come una religione laica, la religione della libertà di cui parlava Benedetto Croce, una religione del cuore, della mente, un impegno verso noi stessi, i nostri figli, gli italiani“. E ha promesso: “Sarò con voi con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del ’94“.
Poi, le sue solite formule anti-comuniste: “Se chiedete ad un parlamentare di sinistra cos’è il comunismo molti di loro non lo sanno o non lo vogliono dire. Non sanno dirti – o non vogliono dirti – che il comunismo dalla sua origine considera lo Stato superiore a tutto, ritengono che lo Stato debba decidere su tutto, che non approvi l’iniziativa economica privata, ritengono che non approvi la proprietà privata; non tutti vogliono ammettere neppure che il Comunismo negli anni di Stalin e di Mao tolse ai contadini la proprietà dei loro campi lasciando morire di fame in Cina ma anche in Ucraina e in Russia più di 80 milioni di persone”.
E si è avventurato in una delle sue ricostruzioni storiche ad usum delphini, con le formule che gli sono care da quando è sceso in politica (e che perciò non vale la pena di ripetere).
“Invece – ha insistito, per lanciare delle frecciatine indirette alla Meloni – noi siamo il pilastro essenziale e leale di questa maggioranza, siamo la spina dorsale di questo governo che ha portato a casa risultati di cui siamo orgogliosi”, ma, ha voluto precisare “siamo in campo per far sì che le sue decisioni siano davvero corrette, giuste, equilibrate“.In Unione europea“dobbiamo avere un’unica politica militare, con una forte cooperazione tra le forze armate di tutti i paesi europei, con un aumento della spesa militare e con un Corpo di pronto Intervento di almeno 300 mila uomini. Tutto questo, che io chiedo dal 2002, non è stato mai realizzato. E purtroppo così, l’Europa, nel mondo, conta poco. Se la Cina, lo dico naturalmente per assurdo, un giorno decidesse di occupare l’Italia, e magari qualche altro paese europeo, non sapremmo assolutamente contrastarla e la cosa migliore che ci converrebbe fare sarebbe quella di andare a scuola a studiare il cinese”.
Sul fronte economico, Berlusconi ha affermato che “vogliamo aumentare le pensioni, i salari, gli stipendi che sono rimasti quelli di 20 anni fa. Vogliamo ridurre la pressione fiscale sotto il 40% mentre ora è al 44%. Vogliamo costruire tutte le infrastrutture necessarie per rendere veramente moderno il nostro paese. E ora dobbiamo anche trovare urgentemente una risposta al problema della siccità per far sì che i nostri campi non restino senza acqua e i rubinetti non restino all’asciutto, come purtroppo oggi avviene in alcune nostre città.
Il videointervento ha affermato “il ruolo di Forza Italia, la storia, il presente e anche il futuro”, nelle parole del coordinatore nazionale Antonio Tajani, ed è il culmine di una kermesse che “serve per dimostrare tante cose: che Berlusconi c’è come protagonista della politica. Che siamo parte del Ppe e siamo una forza di governo che conta all’interno del governo, che ha le sue idee e che guarda al futuro“. A chi gli chiedeva se Forza Italia si fa rispettare, Tajani ha risposto: “Quello sempre, il rispetto è fondamentale e l’onore conta sempre”.
Ad accogliere gli ospiti della convention nella sala principale un maxischermo su cui scorrrono video e foto di repertorio con ai lati i simboli del partito, gli inni azzurri e fasci di luci tricolore. “Marta sei una leader. Il popolo di Forza Italia ti ama“, si legge su uno striscione portato da sostenitori campani e dedicato alla attuale compagna del Cavaliere.
Commenta per primo