di SERGIO TRASATTI/ Colpo di scena e colpo di coda per le elezioni politiche. Umberto Bossi, che risultava fuori dal Parlamento nel collegio plurinominale di Lombardia 2 (Varese), rientra ora nell’elenco degli eletti secondo il Viminale. È quanto viene evidenziato dal sito Eligendo del ministero dell’Interno, che ha pubblicato un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali. Il ministero dell’Interno si difende dicendo: “Anche a seguito di indicazioni fornite dall’Ufficio Elettorale Centrale Nazionale presso la Corte di Cassazione, sul sito Eligendo è stato pubblicato un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali. Resta invariato il dato relativo al totale dei seggi attribuiti, a livello nazionale, a tutte le coalizioni e alle liste della Camera dei deputati, anche per i collegi uninominali, nonché la ripartizione dei seggi relativa al Senato della Repubblica”. E’ quello che alla vigilia YouTrend aveva definito, “il rischio dell’effetto flipper della cervellotica legge elettorale Rosatellum”
Ma come è stato possibile questo grave errore? Anche perchè il problema non ha riguardato soltanto Bossi. Secondo il senatore leghista Roberto Calderoli, l’iniziale esclusione del fondatore del Carroccio dall’elenco degli eletti in Parlamento sarebbe frutto di un grossolano errore: “Nell’attribuzione provvisoria dei seggi dei collegi plurinominali il ministero dell’Interno ha preso un granchio clamoroso. Vi spiego da dove nasce l’errore. Tutto è corretto fino all’attribuzione dei seggi delle coalizioni a livello nazionale, ovvero sulla base della cifra elettorale nazionale di coalizione dei partiti che abbiano superato l’1%”.
L’ulteriore precisazione di Calderoli. Il vicepresidente uscente del Senato aggiunge: “L’errore nasce dal passaggio successivo dove la cifra elettorale di coalizione nella circoscrizione deve comprendere anche i partiti che hanno superato l’1% anche quando questi non hanno raggiunto il 3% perché questo dice la legge, cosa che loro non hanno fatto sottraendo già a livello circoscrizionale la lista di +Europa, creando una serie di seggi deficitari che coinvolgono 13 circoscrizioni su 28. La ripartizione finale dei seggi ai singoli partiti che abbiano superato il 3% è stata fatta in maniera corretta, ma purtroppo l’errore è a monte. Io di leggi elettorali magari non ne capisco tanto, ma fino a questo punto ci arrivo. E comunque questa mia osservazione viene confermata tra l`altro dal verbale di domenica 4 marzo 2018 delle operazioni dell’ufficio elettorale nazionale della Cassazione, basta andare a vederlo…”.
Di seguito, ecco chi entra e chi esce dopo le correzioni delle liste
Alla Camera eletto anche Borrelli (Verdi). Il consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, candidato alla Camera nel plurinominale con Alleanza Verdi-Sinistra e anch’egli indicato inizialmente tra i non eletti, è stato inserito sul sito del Viminale tra coloro che hanno conquistato il seggio nella circoscrizione Campania 1. La novità in seguito alla ripartizione su base nazionale dei cosiddetti ‘resti’ che ha fatto scattare il seggio per l’Alleanza nella circoscrizione Campania 1-P02, dove Borrelli era capolista. Scompare dall’elenco degli eletti, invece, il nome di Guido Milanese (FI). In caso di conferma gli eletti in regione del centrodestra scenderebbero da 22 a 21 e quelli del centrosinistra passerebbero da 7 a 8.
In Lombardia eletto Centemero (Lega), in Molise seggio tolto al Pd e dato a FdI. Alla Camera tra gli eletti in Lombardia, oltre a Bossi, entra anche Giulio Centemero (Lega). Esce in Molise la leader dei giovani dem Caterina Cerroni, a cui è stato tolto il seggio. Al suo posto risulta eletta al proporzionale Elisabetta Lancellotta (Fratelli d’Italia). Sono, dunque, ora quattro su quattro gli eletti del centrodestra in regione: il presidente della Lazio Claudio Lotito e Costanzo Della Porta al Senato, Lancellotta e Lorenzo Cesa alla Camera.
Nella circoscrizione Lazio 1 un altro seggio al Pd. Il Viminale ha corretto sul sito Eligendo anche la lista degli eletti nella circoscrizione Lazio 1 plurinominale 01: nel listino con capolista Nicola Zingaretti scattano ora, nella versione corretta, due seggi anziché uno. Dunque oltre a Zingaretti, al Pd andrà un altro seggio: la seconda risulta Marianna Madia, una delle plurielette, mentre è terzo il segretario cittadino del Pd Andrea Casu a cui presumibilmente sarà attribuito il secondo seggio.
In Calabria il Pd perde un seggio a vantaggio del M5s. Cambia anche il quadro degli eletti calabresi alla Camera. Il Partito democratico perde un seggio a vantaggio del Movimento 5 stelle. In Parlamento entra così il pentastellato Riccardo Tucci, uscente, a scapito della dem Enza Bruno Bossio che lascia la Camera dei Deputati dove era entrata nel 2013.
In Umbria un seggio per M5s e uno per FI. Alla Camera con il plurinominale, tra gli eletti vengono indicati ora Emma Pavanelli (M5S), Emanuele Prisco (Fdi), Anna Ascani (Pd) e Catia Polidori (FI). Una prima indicazione riportava invece due deputati per FdI, Prisco e Chiara La Porta, e altrettanti per il Pd, Ascani e Pierluigi Spinelli, che invece scendono ora a un solo candidato eletto. In Toscana Azione-Italia Viva perde un seggio. Cambiano i nomi anche nella circoscrizione Toscana 2, dove Azione-Iv perde un seggio a favore del Partito democratico. Esce Lucia Annibali e viene eletto Marco Simiani del Pd.
In Sicilia la Lega perde un seggio a favore del Pd. Cambia anche in Sicilia cambia la composizione degli eletti alla Camera. Nel collegio Sicilia 1 P02 non è stata eletta Annalisa Tardino della Lega, il cui seggio sarebbe andato al vicesegretario Pd Giuseppe Provenzano, che già risultava eletto nel collegio Sicilia 1 P01. Quindi in Sicilia nei collegi plurinominali alla Camera sono stati eletti sei deputati col M5s, cinque con Fratelli d’Italia, quattro col Pd ,uno con la Lega, due con Italia Viva-Azione e due con Forza Italia. In uno dei due seggi assegnati ai democratici, in base ai calcoli elettorali, entrerebbero alla Camera Teresa Piccione o Giovanna Iacono.
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