di FABIO CAMILLACCI/ Dopo la Roma beffata dall’arbitro e dai calci di rigore nella finalissima di Europa League di Budapest contro il Siviglia, beffata anche la Fiorentina nella finale di Praga di Conference League con il West Ham. Stavolta la beffa matura al 90′ con una dormita della difesa viola che favorisce il gol del 2-1 firmato Bowen. Primo tempo a reti bianche; nella ripresa, Hammers in vantaggio su rigore trasformato da Benrahma al 62′.
Un penalty concesso per fallo di mano di Biraghi segnalato dal Var all’arbitro spagnolo Carlos Del Cerro Grande. E’ un guizzo di Bonaventura 5 minuti dopo, a regalare il momentaneo pareggio gigliato prima della grande amarezza finale quando ormai si profilavano i tempi supplementari. Troppo alta la difesa fiorentina in occasione dello scatto vincente di Bowen.
E così il West Ham nell’albo d’oro di questa neonato torneo, succede alla Roma di Josè Mourinho che un anno fa trionfò a Tirana contro il Feyenoord. La Conference League dunque lascia la Città Eterna e vola in un’altra capitale: Londra. La delusione per la Fiorentina e i suoi tifosi è enorme, dopo aver perso a maggio anche la finale di Coppa Italia contro l’Inter. Inoltre, non solo la bacheca non si arricchisce, ma, il digiuno internazionale della Viola si allunga. Dura dal 1961 quando la squadra di Firenze alzò la vecchia Coppa delle Coppe.
E dire che la compagine toscana è l’unica ad aver disputato tutte le finali delle competizioni UEFA. Coppa dei Campioni (persa negli anni 50 contro il Real Madrid di Berbaneu), Coppa delle Coppe, Coppa UEFA (persa nel 1990 contro la Juventus) e Conference League. Quattro finali europee disputate dalla Fiorentina nella sua storia cominciata nel 1926: 3 perse e una vinta ben 62 anni fa. Magro bottino.
Resta comunque positivo il bilancio stagionale della Fiorentina capace di raggiungere la finale di Coppa Italia e quella di Conference. Certo, alla fine della fiera a oggi la Viola è anche fuori dall’Europa; a meno che la UEFA non decida di escludere la Juventus dalle prossime Coppe. In tal caso i gigliati andrebbero in Conference da ottavi in Serie A. E soprattutto, il futuro non è roseo perchè il tecnico Vincenzo Italiano viene dato in partenza: forse sostituirà Spalletti al Napoli (nella foto: tutta la delusione di Italiano al momento della premiazione). In tutto questo, all’Italia non resta che l’Inter. Sabato a Istanbul la finalissima di Champions League contro il Manchester City.
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