Alla messa di Natale nell’ostello della Caritas di Roma, intitolato a monsignor Luigi Di Liegro, officiata dal cardinale vicario Agostino Vallini alla presenza di monsignor Enrico Feroci, c’è stato un momento di commozione quando ha parlato Virginia Raggi: una commozione che si è trasformata in un applauso di incoraggiamento alla prima sindaco donna di Roma dalla platea composta da operatori e volontari della Caritas.
La Raggi ha preso la parola dopo la funzione religiosa. Ma dopo aver detto “Questo è un momento un po’ complesso…” ha dovuto fermarsi per un groppo alla gola e con gli occhi lucidi. L’applauso e un sorso d’acqua l’hanno rinfrancata e ha proseguito: «Noi vogliamo prendere esempio da voi, non lasceremo indietro nessuno, non è facile, ma noi vogliamo farlo. E lo vogliamo fare con un percorso di legalità, che non dà risposte immediate, ma vogliamo farlo e costruire proprio il senso di comunità».
Un segno di commozione lo aveva dato anche prima, quando un violino ha suonato “Tu scendi dalle stelle”. Poi Virginia Raggi ha spiegato ai giornalisti che la messa è stata «intensa, toccante, in un luogo simbolico e in un momento difficile per la città di Roma». E di quanto sia difficile la prova è anche qui, nell’ostello della Caritas. Fu creato nel 1987 con l’obiettivo di assistere i primi senza fissa dimora che allora bivaccavano alla Stazione Termini. Ora ospita 185 persone ogni notte, e ne assiste abitualmente 300-350 ogni giorno, ma la notte di Natale si arriva fino ai 500.
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