VIRUS COVID-19/ Morto il direttore dell’ospedale di Wuhan, ma segnali di un calo di nuovi contagi. Migliorano i due coniugi cinesi allo Spallanzani. In buone condizioni il giovane Niccolò

Il capo dell’ospedale di Wuhan, Liu Zhiming, è morto, ucciso dal coronavirus (o Covid-19). Venerdì scorso era morto un infermiere di 59 anni. Intanto è salito a 1.800 il bilancio delle vittime del Covid-19, come rende noto il Governo cinese. I dati sembrano mostrare “un calo di nuovi contagi, ma questo trend va interpretato con molta cautela perché può cambiare: è presto per dire se questo andamento in calo continuerà. Ogni scenario resta aperto”, ha spiegato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing quotidiano con la stampa a Ginevra.

Migliorano le condizioni generali della coppia di cinesi positivi al coronavirus ricoverati nell’ospedale Spallanzani. Secondo il nuovo bollettino medico “i due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di infezione da nuovo coronavirus, continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva del nostro istituto. Sono stabili e in progressivo miglioramento le condizioni generali di entrambi”.

Niccolò, lo studente 17enne bloccato per due volte in Cina a causa delle febbre e ora ricoverato allo Spallanzani “continua a essere in buone condizioni di salute“. “Il ragazzo- prosegue il bollettino – continua a essere sereno e di ottimo umore, i tamponi naso-faringei effettuati nella giornata del 15 e del 16 febbraio sono risultati negativi per la ricerca del nuovo coronavirus e di altri eventuali agenti patogeni”. Inoltre “le condizioni di salute del cittadino italiano proveniente dalla Cecchignola, caso confermato di infezione da nuovo coronavirus, sono ottime. Continua ad essere ricoverato in osservazione”.

In Toscana sono circa 400 (di cui 370 nell’area che comprende le province di Firenze, Prato e Pistoia) i bambini in auto-isolamento in casa e che vengono controllati quotidianamente“. Lo rende noto la Regione Toscana con riferimento a quanto emerso dalla consueta riunione della task force istituita per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

IL PUNTO SULLA DIAMOND PRINCESS: Fra i passeggeri contagiati a bordo della Diamond Princess, all’ancora a Yokohama in Giappone, “sembrerebbe che ci sia un nostro connazionale, ma residente negli Stati Uniti e sposato con una donna americana, che è partito col volo che ha riportato in America i viaggiatori statunitensi. Lo ha detto Stefano Verrecchia, capo dell’Unita di crisi della Farnesina, ad Agorà Rai Tre.  

Quattordici cittadini statunitensi degli oltre 300 evacuati in Giappone dalla nave da crociera Diamond Princess e ora in volo verso gli Stati Uniti, sono risultati positivi al coronavirus, secondo quanto comunicano in una nota congiunta il Dipartimento di Stato e quello della Sanità Usa.

Toyota e Honda: avvio parziale della produzione in Cina – Le case automobilistiche nipponiche hanno parzialmente ripreso oggi la produzione in Cina, dopo lo stop per il coronavirus: Toyota ha riferito che dei suoi 4 impianti, quelli di Changchun e Guangzhou sono ripartiti. Per Tianjin e Chengdu, si dovrà attendere fino al 24 febbraio o più tardi. Honda ha riavviato le operazioni nelle tre fabbriche di Guangzhou, pianificando un aumento progressivo della produzione. Per quello di Wuhan, città focolaio dell’epidemia, l’attesa è per il 24 febbraio o dopo.

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