di FABIO CAMILLACCI/ Adesso c’è anche l’aritmetica: ad Austin, nel Gran Premio delle Americhe, Lewis Hamilton (foto Afp-Gazzetta.it) si laurea campione del mondo di Formula 1 per la sesta volta: meglio del mitico Juan Manuel Fangio e con un altro mito della F1, Michael Schumacher (a quota 7 Mondiali), ormai nel mirino. Peraltro, questo del 2019, è il terzo titolo iridato di fila per il pilota britannico della Mercedes. Dunque, festa, coriandoli, gloria e applausi per Hamilton: personaggio bizzarro, pilota straordinario, campione vero, cannibale dello sport. Applausi.
La Casa di Stoccarda in Texas fa il pieno. Mondiale a Hamilton, vittoria di tappa al finlandese Bottas che precede Lewis. Verstappen su Red Bull completa il podio. Male invece le Ferrari: Leclerc chiude al quarto posto, Vettel si ritira. Strategie differenti in casa Mercedes, con Bottas che fa due soste, come Verstappen, mentre Lewis ne fa una sola. Nella lotta a distanza tutta Mercedes, nel finale il finlandese ha la meglio sull’inglese fresco campione del mondo in anticipo.
Nuova delusione per il Cavallino Rampante. Dopo aver illuso i propri tifosi con alcuni acuti di Leclerc e Vettel, la Ferrari incappa nell’ennesima gara incolore. Il monegasco chiude quarto a 52 secondi da Bottas: un distacco imbarazzante anche considerando il tempo perso al primo pit stop per un problema con una pistola pneumatica. “Rossa” mai in ritmo. Va peggio a Vettel, che deve addirittura ritirarsi per la rottura della sospensione posteriore dopo una manciata di giri e un avvio tribolato. Chiudono in zona punti: Albon, Ricciardo, Norris, Sainz, Hulkenberg e Kvyat. Il 17 novembre a Interlagos, appuntamento con il GP del Brasile, penultima tappa del Mondiale. Intanto, tutti in piedi per Lewis.
MotoGP, Vinales trionfa nel Gran Premio della Malesia davanti a Marquez e Dovizioso. Valentino Rossi ai piedi del podio ma segnali di crescita da parte del Dottore e della sua M1
Va in archivio anche la penultima tappa del Motomondiale 2019: a Sepang nel Gran Premio della Malesia trionfa Maverick Vinales su Yamaha. Gara perfetta dello spagnolo che vince con un vantaggio di tre secondi sul campione del mondo Marquez. Dovizioso resiste agli attacchi di Valentino Rossi e completa il podio, 6° Morbidelli che al traguardo chiude davanti al poleman Quartararo. Petrucci deve accontentarsi del 9° posto. Cade Zarco, Lorenzo solo 14°. Dunque, soddisfazione ma anche rimpianti per Valentino Rossi. Il Dottore chiude ai piedi del podio dopo il bel duello con Dovi; in ogni caso, una gara che per il centauro pesarese è un’incredibile iniezione di fiducia nonostante un inizio difficile e che non gli ha permesso di restare dietro a Vinales e Marquez.
Le parole del Dottore nel post gara. Rossi ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato: “Sono partito abbastanza bene, ma già alla prima curva le Ducati mi hanno superato. Nei primi giri però andavo abbastanza forte, sono contento di aver fatto il record della pista (siglato al 3° giro in 1’59.661, ndr) che è sempre una bella soddisfazione. Sono riuscito a risalire velocemente e sono arrivato dietro a Dovizioso: abbiamo fatto una bella lotta, io ero un po’ più veloce nel misto di Dovi, lui però mi superava nel rettilineo. Ho sperato fino alla fine che lui andasse in difficoltà con le gomme, ma ci sono andato io. Ma sono contento perché ho guidato bene, abbiamo capito un po’ di cose in frenata e anche in accelerazione. Le gomme sono scese, ma sono riuscito ad essere veloce fino alla fine e a non farmi battere da Rins. Mi dispiace moltissimo non essere salito su podio, ma purtroppo con Dovi non ce l’ho fatta”.
Valentino è fiducioso. Il Dottore ha aggiunto: “La Yamaha sta lavorando e si sta impegnando . Nel 2019 è iniziato un nuovo corso dopo che negli ultimi anni abbiamo perso tanto terreno. È arrivata gente nuova, tutti si stanno impegnando e ci stanno chiedendo cosa serve. Le moto vanno forte, soprattutto quando abbiamo le gomme nuove siamo molto efficaci in qualifica. In accelerazione con l’elettronica siamo riusciti a fare un buon miglioramento, ma aspettiamo la moto nuova e il motore nuovo, sperando di andare un po’ più veloce in rettilineo perché rispetto alle Ducati e Honda perdiamo tanto. Per il resto la M1 si guida bene, nelle curve siamo veloci, finalmente oggi è stata una bella gara. Mi dispiace per il podio ma mi sono divertito”. Ora pausa di due settimane per il “Circus”: si torna in pista a Valencia il 17 novembre per l’ultimo Gran Premio della stagione.
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